Realizzare un CD della propria banda
Premessa
Realizzare un
CD della propria banda, una registrazione di buona
qualità che permetta di portare la propria musica nelle case di
amici, conoscenti, appassionati, dei propri fans insomma, fino a qualche
anno fà poteva essere un'impresa insormontabile, soprattutto considerando
il fatto che l'attrezzatura necessaria era a disposizione di poche persone
che potevano permettersi apparecchiature specializzate, o scontrandosi
con i costi talvolta proibitivi proposti dalle poche realtà operanti
in questo settore.
Ma oggi, con l'aiuto della
tecnologia e grazie al
calo dei prezzi
di molte attrezzature, e soprattutto grazie all'aiuto di un
personal
computer, o addirittura di un
pc portatile, è possibile
realizzare una
registrazione, anche dal vivo, di qualità
abbastanza buona.
Cosa serve? Basta poco: qualche centinaio di euro, tanta buona volontà,
e magari questa piccola guida, che ha lo scopo di incoraggiare le bande
a lasciare una traccia (o meglio, una decina di tracce, la cosiddetta
"tracklist") del proprio operato, e che potrà sicuramente
dare grandi soddisfazioni a lavoro ultimato.
Vi abbiamo incuriosito? Bene! Ciancio alle bande... pardon, bando alle
ciancie e procediamo con i
Preparativi
La prima cosa da fare è sicuramente quella di riunirsi tutti: musicisti,
Direttore, Direttivo e gli eventuali aiuti esterni possono parlare dell'imminente
registrazione: ci si può confrontare sulla scelta dei brani, basandosi
ad esempio sia sui brani di repertorio, la cui preparazione è già
stata affrontata e che necessitano soltanto di un ripasso, sia su nuovi
brani che coinvolgano comunque gli esecutori e che siano adatti alle loro
capacità musicali.
Sarà necessario approntare un
calendario per la preparazione,
che dovrà essere nè troppo breve (per non compromettere
la qualità esecutiva della registrazione), nè troppo lunga
(perchè creerà solamente delle tensioni che non hanno ragione
d'essere). La registrazione dovrà essere un'attività intrapresa
con entusiasmo, passione, e coinvolgimento da parte di tutti i musicisti:
teniamo quindi sempre presente la funzione educativa e di socializzazione
che deve svolgere ogni banda musicale.
Un altro spunto per una discussione è rappresentato dalla
scelta
dell'ambiente: auditorium o teatri, ad esempio, hanno sicuramente
un'ottima acustica; al contrario delle palestre, che invece "rimbombano".
E' necessario quindi chiedere un piccolo aiuto in tal senso, supponendo
che la banda non potrà certo riunirsi nell'auditorium della propria
città per registrare, senza aver chiesto il permesso a chi di dovere.
L'
appassionato di grafica (in ogni banda ce n'è qualcuno)
potrà da subito pensare al layout di
copertina,
retro
e
etichetta adesiva sul CD, magari facendosi dare una mano per
la scelta di foto, colori, fonts, ecc. Da non trascurare gli
sponsors
della banda, che magari per questa occasione particolare possono darvi
una mano ulteriore, in cambio dell'inserimento dei loro loghi, recapiti,
indirizzi e-mail e web, ecc.
L'ultima cosa, e più importante: il
fonico, che si occuperà
in prima persona della registrazione. Chiedere a qualche appassionato
di collaborare non dovrebbe risultare un problema, ma certo non ci si
improvvisa fonici dall'oggi al domani: per fare questo mestiere occorrono
anni di
studio ed
esperienza, e certo non basta disporre
dell'attrezzatura adeguata (diffidate quindi da chi non ha un titolo di
studio adeguato, o almeno un'apposita qualifica).
Noi abbiamo chiesto aiuto a
Franco Poggiali, dello studio di registrazione
"
Artestudio53"
di Sesto Fiorentino (FI), che ha gentilmente preparato, per BandaMusicale.it,
un articolo completo ed esauriente sulla registrazione, sull'utilizzo
e il piazzamento dei microfoni (tecnica di ripresa), e che tipo di attrezzatura
è più adatta per la registrazione.
Quindi, passiamo volentieri "la linea" all'amico Franco e alla
sua guida
Registrazione con tecnica di microfonaggio
stereofonica
Introduzione
Questa piccola guida non ha certo la pretesa di descrivere tutte le tecniche
di registrazione stereofoniche, ma è solo un piccolo aiuto per
cercare di realizzare registrazioni casalinghe ascoltabili, utilizzando
un'attrezzatura dal costo limitato.
La tecnica di ripresa stereofonica utilizza 2 microfoni uguali (o un microfono
stereo) distanziati dalla sorgente sonora, ed è spesso preferita
nella musica classica alla tecnica di multimicrofonaggio (molti microfoni
vicini agli strumenti).
Utilizzare questa tecnica può essere vantaggioso per diversi motivi
:
1) è più economica (servono solo 2 microfoni);
2) è più veloce nell'installazione dei microfoni;
3) un buon posizionamento dei microfoni ricostruisce bene la posizione
spaziale dei vari strumenti dell'organico nel riascolto stereofonico (se
si utilizza una ripresa con più microfoni bisogna poi ricostruire
le posizioni panoramiche attraverso il mixaggio);
4) Consente una ripresa naturale del suono (riverbero);
5) non viene alterato il bilanciamento di volume tra i vari strumenti.
Non si ottengono, con questa tecnica, quei suoni spesso comuni nella musica
pop o rock, molto presenti e brillanti ottenuti avvicinando i microfoni
ai singoli strumenti con la tecnica multimicrofonica.
Non si possono neanche alterare i volumi o la posizione stereofonica (panpot)
successivamente alla registrazione (mixaggio): per questo occorrerebbe
una registrazione mulitraccia utilizzando molti microfoni e possibilmente
sale di ripresa diverse per ogni sezione.
Attrezzatura
A)
Innanzitutto 2 buoni microfoni
La scelta è veramente vastissima e dipende in gran parte dal budget
a disposizione; comunque sono da preferirsi due microfoni direzionali
a condensatore con pattern polare cardioide. I microfoni devono essere
identici. In alternativa (ma di solito più costoso) potete utilizzare
un microfono stereo.
Si può provare, in mancanza di altro, a registrare anche con due
buoni microfoni dinamici, ma
scegliete necessariamente due microfoni
professionali.
Non sarebbe male avere a disposizione un terzo microfono per alcuni tipi
di ripresa, ma questo implica una scheda audio con più di 2 ingressi
e/o un mixer, aumentando inevitabilmente la spesa per l'attrezzatura.
Le marche di riferimento sono AKG, Sennheiser, Neumann, Shure, che producono
i migliori (ma anche molto costosi) microfoni sul mercato.
Potete però rivolgervi verso marche meno rinomate, che comunque
producono buoni prodotti a prezzi assai più bassi. Ecco qualche
esempio:
1) Samson C02
2) MC02 - Pencil Condenser Microphone
3) M-AUDIO Pulsar
4) Rodes