Concerto Bandistico Città di Furci |
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Già all’inizio del ‘900 si esibì a Furci un grande complesso bandistico di cui si hanno poche notizie se non le testimonianze dirette di chi ha vissuto quegli anni o ne ha sentito parlare nei racconti. Il gruppo ebbe purtroppo breve vita, si disgregò inevitabilmente con l’inizio della I guerra mondiale.
Con fatica, dopo la guerra, nel 1934 riemerse la passione per la musica e per la banda, passione mai spenta, piuttosto covata sotto la cenere del conflitto e presto riemersa a dar vita ad una nuova formazione bandistica diretta dal maestro Nicola OLIVA, insegnante elementare. Dopo appena un anno, nonostante la miseria dell’epoca, nacque il “CONCERTO MUSICALE DOPOLAVORISTICO CITTA’ DI FURCI”, si trattava di un gruppo numeroso, che vantava circa 38 elementi, tra giovani e giovanissimi, un gruppo di ragazzi talmente volenterosi che riuscirono ad esordire nel giro di un anno, nel 1935. La passione per la musica e l’euforia per questa nuova esperienza era sentita al punto che, nonostante le difficoltà, le famiglie dei bandisti riuscirono a recuperare un “vestito buono” come divisa ed a trovare i soldi per comprare gli strumenti ai propri figli, felici ed onorati di far parte del complesso bandistico del paese.
Alcuni di quei ragazzi sono ancora con noi, con la stessa passione per la gloriosa banda:
MANCINI Domenico (flicornino solista), ROCCHIO Giovanni (flicorno Contralto), CIANCAGLINI Giuseppe (clarinetto), DANIELE Giuseppe (clarinetto), AMICUCCI Angelo (flicorno contralto), Amicucci Armando (sax soprano), SCIOTTI Gino (sax tenore), CIANCIOSI Francesco (tromba si b), CIANCIOSI Carlo (clarinetto).
Ancora oggi i veterani raccontano, pieni di commozione ed orgoglio, le vicissitudini di quando facevano parte del complesso bandistico del loro paese, divenuto ormai storia.
"Avevamo molta buona volontà ed una passione autentica per la musica, tanto da riuscire a farci comperare gli strumenti dalle famiglie, che spesero una vera fortuna per i tempi che correvano”.
Uno spaccato della vita dell’epoca fatta di tanta volontà a fronte di tante difficoltà, soprattutto per le ristrettezze economiche che addirittura non permettevano di avere la carta e l’inchiostro per scrivere le partiture.
Mossi da grande volontà e dignità, per il loro esordio prepararono “Giovinezza-Giovinezza” ed una marcia militare. Fu un vero trionfo, niente di simile, a memoria d’uomo, si era mai visto a Furci e nei dintorni.
Il successo della prima uscita ed il calore della gente alimentò l'entusiasmo dei componenti della banda e del suo maestro, tanto da spingerli ad arricchire il proprio repertorio con brani classici tratti da grandi opere tra cui LA TRAVIATA, IL NABUCCO, IL BARBIERE DI SIVIGLIA e LA TOSCA.
Solo la dirompenza della guerra riuscì a troncare il sogno di quei giovani ragazzi.
Finita anche questa guerra, prima di riprendere il cammino, per la celebre banda di Furci passarono diversi anni. Fu nel 1978 che tornò finalmente in vita il “LA BANDA DEI GIOVANI DI FURCI” in un clima di grande fermento per il paese grazie soprattutto all’entusiasmo ed all’iniziativa della signorina Cecilia. A prendere le redini della banda arrivò il maestro Rodosi D’ANNUNZIO in onore del quale è stato intitolato l’attuale “Concerto Bandistico città di Furci”. Lui, instancabile ed appassionato, riportò in breve la banda di Furci all’antica grandezza.
Da allora il suo legame con Furci ed il suo complesso bandistico è stato indissolubile, nonostante abbia poi passato il testimone ad altri illustri colleghi, prima Giuseppe Di Santo, poi Luciano Mancini, Antonio D’Antonio, Renato Gaeta, fino all’attuale direttore Nicola Ciancaglini che, dopo una lunga esperienza nelle più grandi bande da giro d’Italia, ha deciso di prendere l’eredità di questa grandiosa banda. Infatti l’impegno di tutti loro, negli anni, ha regalato alla città di Furci grandi onori che sempre sono stati ricambiati dal calore ed il sostegno che la gente del paese ha saputo offrire. Testimonianza del legame particolare di Furci con la musica è la statua di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, nei giardini del santuario del Beato Angelo, donata nel 1985 dalla Banda alla cittadinanza.
Ad oggi il complesso bandistico di Furci vanta, oltre alla storia, un curriculum fatto di grandi successi, nazionali ed internazionali, ne citiamo alcuni:
•La partecipazione alla trasmissione “Ciao Gente” su Canale 5, condotto da corrado e con la partecipazione di Kabir Bedi.
•Il raduno nazionale delle bande musicali ad Assisi.
•Il raduno nazionale di bande musicali a Bari.
•A Milano con l’associazione culturale “IL CEPPO” in rappresentanza della regione ABRUZZO.
•A Parigi nel 1999, in occasione del gemellaggio FURCI-BONDY (Francia), il concerto bandistico di Furci si esibisce sotto la torre Eiffel e accompagna la cerimonia durante la quale viene intitolata una strada: “Allée de Furci”. |
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